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Channel: Parma Centro » centro storico

"Negozi senza corrente di sabato mattina"

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"Oggi - ci srive un esercente - è apparso questo cartello affisso nelle nostre vetrine (foto allegata), dove IREN ci comunica l'interruzione per SABATO 13 DICEMBRE 2014 dell'energia elettrica. E' assurdo che si debbano tenere chiuse le nostre attività, in un giorno cruciale della settimana e soprattutto a meno di 10 giorni dalle feste Natalizie. Abbiamo interpellato stamane IREN, proponendo lo slittamento dei lavori o la notte o il giovedi sera o domenica mattina, quando le nostre attività sono chiuse per il riposo settimanale, ma non sentono ragioni. Questo è il regalo di IREN in questo momento difficilissimo".

Venerdì mattina, probabilmente anche a seguyito della pubblica protesta, la multiutility ha deciso di annullare l'intervento previsto sabato mattina. Lo ha fatto scrivendo "Annulato" sui manifesti affissi giorni fa come si vede dalla foto.

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Comitato Zetatielle: sì agli eventi in centro

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Gentile Direttore, il Comitato ZETATIELLE, costituito dai commercianti di alcune strade del centro storico, desidera con questa lettera esprimere le proprie considerazioni sulle polemiche che continuano a imperversare su diverse questioni che interessano il centro storico e ci coinvolgono direttamente: movida, pedonalizzazione e degrado urbano.

Dopo anni di politiche, che hanno sostanzialmente favorito la decentralizzazione delle attività commerciali, a vantaggio di fatto esclusivamente delle grandi catene, oggi che l'assessorato al Commercio nella persona di Cristiano Casa, tenta di invertire la tendenza, con iniziative volte a promuovere il commercio in centro, c'è chi si oppone e si lamenta per la confusione e il degrado che tali iniziative porterebbero e punta il dito contro l'amministrazione comunale.

Il nostro pensiero è che si debba tanto per cominciare ribaltare la questione sottolineando che i problemi, i disagi che sarebbero provocati da tali iniziative, in realtà trovano ragione di esistere nella mancanza di senso civico e di spirito di collaborazione di chi frequenta il centro storico, ma non lo rispetta e rende così inefficaci le politiche avviate dal Comune con l'intento di risollevare le sorti del commercio cittadino.

Perché è vero, purtroppo, che la città appare sempre più sporca e disordinata e ha ragione il lettore a lamentarsi perché disturbato dalla maleducazione di chi non rispetta la quiete dei residenti, sosta schiamazzando fino a tarda sera davanti e bar e ristoranti, occupa i posti auto a loro riservati e imbratta le strade, ma di questo non si può accusare l'assessore al Commercio (e comunque in termini di sicurezza peggio è un centro deserto, frequentato da balordi e delinquenti che è quello che accade in strade non distanti dalla menzionata Via Farini, dove tanti esercizi commerciali bar e ristoranti hanno chiuso i battenti).

In ogni caso il nostro intento con questa lettera non è di alimentare la polemica, semmai di placarla, chiediamo quindi anticipatamente perdono all'autore della lettera, se lo abbiamo menzionato, ma è soltanto per provare ad affrontare da un altro punto di vista alcune questioni che ci stanno a cuore.

Il nostro è un Comitato di commercianti costituitosi recentemente, soltanto un anno fa, ma in quest'anno abbiamo impiegato le nostre risorse per collaborare con l'Amministrazione comunale, piuttosto che polemizzare con essa in maniera sterile e soprattutto improduttiva.

Il nostro impegno si è tradotto, oltre che nell'organizzazione di eventi per animare ed abbellire i borghi, in interventi costanti, quotidiani, per tenere il centro pulito e renderlo più accogliente (del resto questa è sempre stata un'abitudine dei commercianti), ripuliamo le strade davanti ai nostri negozi, facciamo da "vigili" nel rammentare ai passanti che non è buona educazione gettare le carte per terra, o lasciare che i propri cani sporchino vie ed arredi i urbani (le fioriere che arredano i borghi sono quasi tutte di proprietà dei negozi), etc etc, in buona sostanza non ci limitiamo a demandare ad altri, ma operiamo attivamente per tentare quanto meno di migliorare la nostra condizione e quella in generale della città.

E' evidente che il controllo, la sicurezza e la pulizia della città debbano essere garantiti dalle Istituzioni preposte ed a loro i commercianti chiedono MAGGIORE INCISIVITA,' che deve tradursi in una presenza più diffusa e assidua di vigili e forze dell'ordine e più sanzioni e su questo ci piacerebbe avere un confronto con tali Istituzioni, ma non trascuriamo la responsabilità dei singoli cittadini, perché il rispetto delle regole e il senso civico partono dal singolo.

In questi giorni le polemiche sull'ipotesi di pedonalizzazione del centro e la decisione del Comune di riportare la musica in Piazza Duomo, con una rassegna di musica e spettacolo, hanno ancora animato il dibattito dei comitati di cittadini e dei partiti politici.

Dal punto di vista delle politiche commerciali, il fine sembra evidente: senza auto si passeggia più volentieri e una rassegna musicale, che ospiterà personaggi della musica e dello spettacolo di un certo rilievo, non può che attirare turisti e per noi potenziali clienti. Certo è che un centro pedonalizzato, o meglio ulteriormente limitato al traffico, impone al Comune di affrontare il problema dei parcheggi in centro davvero troppo cari e poco sicuri, inoltre se i colleghi commercianti per primi osteggiano queste iniziative, perché ritengono che lo shopping si possa fare in auto, o perché non intendono aderire per esempio alla proposta di aperture serali, questi stessi commercianti dovrebbero fare proposte e porre in essere strategie alternative.

Le questioni da affrontare sono davvero tante, ma a chi accusa esclusivamente l'amministrazione comunale, ai colleghi commercianti e ai cittadini di Parma in generale che hanno a cuore il decoro ed il benessere della città vorremmo chiedere di essere più collaborativi e meno polemici. L'obiettivo è comune riportare la città ad una condizione che la poneva ai primi posti nelle classifiche sulla qualità della vita nelle città italiane.

Un ultima considerazione in particolare sulla rassegna musicale che "dovrebbe svolgersi" in Piazza Duomo dal 2 al 26 luglio....

Dopo anni la musica ritorna in Piazza Duomo con "Parma and stars", rassegna musicale che porterà nella nostra città grandi artisti della musica e dello spettacolo.

I commercianti e i ristoratori dei borghi che circondano la piazza e aderiscono al Comitato ZETATIELLE, applaudono all'iniziativa promossa da Ascom-Confcommercio, con la collaborazione del Comune di Parma.

E' evidente che in quanto commercianti della zona ci auguriamo che l'evento dia visibilità ai nostri negozi, ma la ragione del nostro entusiasmo sta anche in questioni meno utilitaristiche.

Chi ha avuto la fortuna di assistere ai concerti svoltisi negli anni 80 a Parma in Piazza Duomo, ha ancora impressa nella memoria l'emozione provata ascoltando le note di Michel Petrucciani e altri grandi artisti ospiti di quella rassegna, le loro esibizioni trovarono nella piazza sacra della nostra città una cornice perfetta, magica !
Ci auguriamo che quella magia possa riattraversare Piazza Duomo a beneficio di tutta la città.

COMITATO ZETATIELLE

Parma, in via Dante apre il nuovo store Iren

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Apre in via Dante, nel cuore del centro storico, il primo spazio di vendita Iren, informa il Comune di Parma in una nota.  All’inaugurazione erano presenti il sindaco Federico Pizzarotti e, per il Gruppo Iren, il presidente Paolo Peveraro e l’amministratore delegato Massimiliano Bianco. L’evento è stato animato dallo spettacolo di trampolieri  (foto) che hanno giocato con la luce e con il fuoco, simboli di energia.

Il nuovo store è uno spazio pensato per i clienti Iren, affinchè possano vedere e toccare con mano tutte le innovazioni di prodotto che l’azienda propone, nonché sottoscrivere contratti gas e luce, alle condizioni più vantaggiose oggi disponibili. Lo spazio Iren, sarà inoltre luogo di assistenza per i clienti e una vetrina esclusiva per tutti i prodotti e servizi di Iren luce gas e servizi, società del Gruppo, attiva nell'approvvigionamento, intermediazione e vendita di energia elettrica, gas e calore.

Lo  spazio Iren  si colloca nel cuore del centro storico per rendere ancora più accessibili e vicini ai parmigiani i servizi a valore aggiunto dedicati al risparmio energetico, alla domotica, alla sicurezza integrata oltre che alla manutenzione degli impianti della propria casa. Iren luce gas e servizi dispone oggi di un portafoglio di oltre 1 milione e 700mila clienti. Per quanto riguarda la vendita di energia elettrica di i volumi gestiti nel 2016 sono di oltre 13.800 GWh nel mercato libero, nel mercato vincolato e in borsa energia. Per quanto riguarda la vendita di gas, Iren luce gas e servizi ha gestito, nel 2016 un volume di oltre tremila milioni di metri cubi. Nel settore teleriscaldamento, la volumetria raggiunta dal servizio è di 85,5 milioni di metri cubi, concentrati nelle città di Torino, Genova, Parma Piacenza e Reggio Emilia. Complessivamente, in Emilia sono oggi 680mila i clienti serviti.

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“L’inaugurazione di oggi conferma la capillarità di Iren sul territorio di Parma - ha commentato il sindaco Pizzarotti -  “aprire una vetrina illuminata in pieno centro è la conferma dell’attenzione che Iren ha verso la città e i parmigiani. Si tratta di un punto di diffusione di progetti e servizi. Le grandi aziende si devono valutare oltre che per i servizi offerti e l’entità dei dividendi anche per il tempismo con cui intervengono. In una sempre più frequente situazione di calamità metereologiche, a seguito del gelicidio, dopo l’inondazione di Colorno e Lentigione Iren è ha saputo stare al fianco delle zone e delle persone colpite ripristinando immediatamente i servizi danneggiati”.

Paolo Peveraro ha sottolineato come lo spazio Iren  sia un prototipo: “E’ il primo punto di vendita di servizi, ma anche di prodotti aperto da Iren. Da 112 anni Iren accompagna la crescita civile e sociale dei territori dove opera. La presenza del Sindaco, la scelta di aprire un punto di ascolto e di incontro con i clienti nel cuore di Parma testimonia la nostra vicinanza alle persone e ai luoghi dove la nostra azienda eroga servizi”.

Parma, chiude il negozio delle spose

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(foto Marco Vasini)

La città perde un'altra storica attività del centro storico. Chiude, dopo 63 anni, l'atelier Casa della Sposa di via Mazzini, angolo via Carducci.

Aperto nel 1955, è stato per decenni un punto di riferimento per gli sposi di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova e Piacenza; un negozio dedicato al giorno del matrimonio, dove la sposa poteva rilassarsi in compagnia della mamma o delle amiche e trovare tutto ciò che poteva servire per vivere al meglio il giorno delle nozze.

Alla Casa della Sposa era possibile provare e scegliere collezioni di abiti pronti, oppure commissionare capi su misura grazie alla professionalità e all’esperienza della sartoria interna in grado di soddisfare le spose più esigenti che desiderano una creazione unica ed esclusiva.

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Sulle vetrine la scritta work in progress: dalla proprietà dell'atelier bocche cucite ma a dicembre, terminati i lavori di restauro, nel locale è prevista l'apertura di un noto marchio internazionale di abbigliamento.

Parma, dopo 82 anni di attività chiude la gioielleria Leoni 1936 in via Garibaldi

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hires5041495_large.jpgFoto Marco Vasini

Addio alla gioielleria Leoni 1936 di strada Garibaldi 12. Fra pochi mesi, dopo 82 anni di attività, si abbasserà per sempre la saracinesca di un negozio che ha servito generazioni di parmigiani.

In questi giorni Fabio e Mariella Leoni, stanno effettuando la liquidazione totale di orologi e gioielli, dai più preziosi ai più economici.

L’avventura commerciale della famiglia Leoni è iniziata nell’ormai lontano 1936, data in cui Francesco Leoni, padre di Fabio e Mariella, aprì la sua orologeria.
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Nel 1955 entrarono in negozio anche i figli. Un'attività molto apprezzata che nel corso del tempo ha portato a Parma la vendita di grandi marchi dell'orologeria come Longines.

"Comunichiamo ben volentieri la chiusura dell'attività per motivi anagrafici, è ora di dedicare il nostro tempo alla famiglia. Grazie ai nostri clienti per l'affetto che ci hanno dimostrato".

Si spegne un'altra vetrina che ha fatto la storia del commercio cittadino del centro.

Lavori in via Mazzini, comitato: Comune vuole un centro storico a base di pizza, birra e tramezzini

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via mazzini

Prosegue a tappe forzate l’azione dell’Amministrazione di blindatura e conseguente desertificazione del
centro storico.

Chiare sono state le affermazioni dell’Assessore Benassi: ne vuole fare un salotto, ma a spese di cittadini
e residenti e fonte di grandi introiti per le casse comunali.

L’avvio dei lavori in via Mazzini, con relativi disagi, è l’antipasto di quello che sarà questa area dopo il
restringimento, un’opera che costerà oltre 700 mila euro, interamente pagata dai parmigiani.

Un ulteriore appesantimento della mobilità privata, non prevedendo nemmeno una pista ciclabile, con un trasporto pubblico alimentato a Diesel, in barba alle nuove linee di indirizzo nazionali ed internazionali, a tutela della salute, che invitano ad abbandonare tale sistema di alimentazione.

Tutto ciò in nome di una pedonalizzazione finalizzata ad una economia del centro storico a base di pizza, birra e tramezzini, con buona pace di quel tessuto socio-economico che da secoli tutela l’identità e la tradizione della nostra città.

Segnaliamo a tale proposito che il quartiere Parma Centro negli ultimi anni si sta caratterizzando per una
rapida trasformazione socio-demografica.

Un residente su 4 è straniero, ma se guardiamo alle fasce più giovani il rapporto è 1 a 3 se non 1 a 2,5 ,
con un incremento vertiginoso negli ultimi 5 anni.

Questo andamento fa si che, per il ben noto meccanismo della domanda e dell’offerta in campo commerciale, i famosi tavolini che dovrebbero essere la nuova opportunità economica del centro storico, secondo la nostra amministrazione, saranno al servizio non di ristoranti e bar tradizionali, ma di Kebab e
ristoranti etnici.

Chiediamo, quindi, uno stop a questa ingiustificata trasformazione del cuore della città e l’avvio di una
riflessione partecipata e condivisa con chi in questa zona della città vive e lavora.
Comitato Parma In Centro

Lettera dal centro storico di Parma: "Così in 20 anni l'ho visto decadere"

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centroparma

Sono nato a Parma e dal 2000 vivo in centro storico dove lavoro.

Nel tempo si sono trasferiti fuori dal centro storico: il mio medico di base, il pediatra dei miei figli, il mio oculista, il ginecologo di mia moglie, il dentista.

In centro ho visto chiudere scuole (Istituto La Salle in vicolo Scutellari ora laterale via Langhirano, Scuola Europea via Saffi ora sulla tangenziale sud; Suore Luigine prima in borgo Retto una e in borgo Valorio l’altra e la terza in borgo Giacomo Tommasini, ora dietro a via Montebello), eliminare palestre (quella di borgo del Correggio angolo via Petrarca e quella di borgo Giacomo Tommasini), sposarsi uffici pubblici (Uffici tributari di via Garibaldi a via Quarta, Provincia da piazzale della Pace a strada Martiri della Libertà).

Le attività artigianali (colorifici, falegnami e idraulici) le ho viste fuggire.

Ora il centro si sta svuotando anche delle attività commerciali di vendita rimanendo, in modo molto invadente, la sola somministrazione diurna e notturna di cibo e bevande con tavolini in strade e vicoli che impediscono ai residenti, talvolta sempre e talvolta in determinate fasce orarie e stagionali, di entrare ed uscire di casa in auto od in bicicletta, lasciando per il resto il centro completamente deserto.

La desertificazione ha aiutato soltanto i centri commerciali trasformando i parmigiani da cittadini (quando passeggi in centro storico non devi chiedere il permesso a nessuno e sei il 'poliziotto di quartiere' più naturale che ci sia rispetto a baby gang, imbrattatori di monumenti, ecc.) in semplici consumatori in coda per entrare in uno spazio commerciale privato.

Ha incentivato l'uso dell'auto aumentando grandemente il traffico.

Ora con le 'foto-trappole' a slalom rispetto a insensate isole ambientali anche chi ha il permesso auto per transitare in centro storico deve comunque fare il giro dei viali per entrare esclusivamente da un punto determinato (Mazzini, Basetti o XXII luglio) contribuendo ad aumentare il traffico in modo sensibile.

La domenica (ma talvolta anche il sabato pomeriggio, specialmente se piove) il centro è deserto e tristissimo, contemporaneamente i centri commerciali (anche i più brutti ed a Parma ce ne sono molti) sono pieni di gente con auto parcheggiate ovunque.

Sempre la domenica, se mio figlio gioca in trasferta e debbo affidarlo a qualche accompagnatore che non vive in centro, visto che il varco è chiuso anche la domenica, devo accompagnarlo fino ad oltre i margini del centro storico dove possono venire a prenderlo.

Se durante la settimana mia figlia chiama un'amica a giocare i genitori possono venirla a riprendere solo dopo le 19,30 perché fino ad allora il varco è chiuso (tutti i giorni anche ad agosto).

Oltre che immotivate e liberticide, queste politiche di chiusura sono particolarmente gravi per anziani e bambini che sono di fatto irraggiungibili da parenti e amici.

Il centro è di tutti e per tutti e per esistere deve essere vivibile da un buon numero di persone e dare spazio ad attività commerciali che non siano irraggiugibili.

Come tutte le 'economie pianificate' anche questa è squilibrata e fallimentare.

Mancano un sindaco e una Giunta che pensino ai parmigiani.

Parma, pass ztl: scatta una nuova proroga. "Dal 2020 niente più code"

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"La validità dei permessi di transito e sosta è prorogata al 30 giugno 2019, questo in considerazione del fatto che è in atto il processo di digitalizzazione della permessistica, finalizzato al superamento dei permessi cartacei a favore di nuovi Pass con RFiD, potenzialmente utilizzabili anche per molteplici servizi alla cittadinanza".

Il Comune annuncia l'ennesimo allungamento dei tempi nel completamento del processo di passaggio dei permessi. Le novità erano state annunciate a novembre 2018.

Il gestore del piano della sosta per conto del Comune di Parma, Infomobility, sta provvedendo alla consegna dei nuovi pass (il cui costo è aumentato da 10 a 15 euro)

I residenti, ricorda una nota, hanno ricevuto a casa la lettera da parte dell'Amministrazione con le indicazioni del caso. "Il nuovo permesso, grazie alle sue caratteristiche tecnologiche, consentirà, già per il prossimo anno, di eliminare tutte le operazioni di attesa e file allo sportello".

Per eventuali informazioni è possibile inviare una mail a Infomobility a: permessi@infomobility.pr.it oppure chiamare il numero verde 800.238.630 attivo dal lunedì al venerdì: 8.30-13 e 14-17.


Centro storico senz'auto? "In via Verdi sosta selvaggia"

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Via Verdi

"Il processo di uscita delle auto dal centro non si può fermare" ha detto il sindaco Federico Pizzarotti nell'ultima seduta del Consiglio comunale. Non così però in via Verdi, dove un residente contesta quanto sostenuto dal primo cittadino:  "Le recenti affermazioni del sindaco Pizzarotti vengono smentite. Via Verdi è in pieno centro storico, l'attuale Giunta ha soppresso la Ztl (oraria), aprendo in parte la via, che prima era regolata da ingresso parziale alla Ztl. Questo comporta un notevole flusso di traffico e sosta selvaggia".

 

Confesercenti: "Commercianti del centro sotto attacco. Parma sempre meno sicura"

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Foto M. Vasini

Ancora una volta Piazza Ghiaia e il Centro Storico sono messe sotto scacco da ladri e vandali che hanno potuto agire indisturbati.

Siamo costretti a constatare, ancora una volta, nonostante tutte le proposte fatte per contrastare il drammatico andazzo, che i negozi e le imprese del commercio sono ormai le vittime designate in una città in cui la sicurezza del centro non è evidentemente la priorità.

Gli imprenditori non ne possono più. Da anni segnaliamo come la zona sia da considerarsi area problematica che necessita di maggiori controlli, di maggiore illuminazione e di iniziative che la portino a ritornare luogo ad alta intensità di attività sociali e culturali. Il presidio non può essere svolto solo di giorno ma deve essere garantito 24 ore su 24.

È chiaro come solo un controllo capillare del territorio possa arginare le situazioni di degrado e garantire parametri di sicurezza accettabili.

Confesercenti Parma chiede da tempo un tavolo permanente sul tema della sicurezza e sulla crisi del commercio cittadino nel quale i rappresentanti delle associazioni possano interagire direttamente con le forze deputate alla sicurezza e richiedere, con certezza di un rapido riscontro, interventi diretti ad affrontare le emergenze che di volta in volta si verificano.

Pensare che la sicurezza sia un problema di percezione significa, a questo punto, ignorare la realtà delle cose. I commercianti e gli artigiani fanno già una enorme fatica a sostenere economicamente le loro imprese e necessitano, come qualunque cittadino, di un ambiente urbano e sociale sereno.

Solo con queste tutele potremo immaginare una città che ritorni ad essere quell’attrattore sociale e turistico che tutti si auspicano.

Prima che si raggiunga il punto di non ritorno.

Confesercenti Parma





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